INPS: prestiti pluriennali a tassi agevolati per i dipendenti pubblici
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- 14 mar 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 15 mar 2024
Condizioni vantaggiose per prestiti a 5 e a 10 anni. Concessi in 30 giorni. # prestiti pluriennali dipendenti pubblici

Bari - 14 marzo 2024
Per documentate necessità personali e/o familiari dei dipendenti pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (il cosiddetto Fondo Crediti), l’INPS concede prestiti pluriennali da rimborsare con rate costanti trattenute su stipendio o pensione.
Si tratta di una delle 3 modalità di erogazione di credito previste dall'INPS per i dipendenti pubblici. Le altre due riguardano i piccoli prestiti ed i mutui ipotecari.
Qui vi parliamo dei prestiti pluriennali, trovate i link a tutta la documentazione necessaria ad ottenere il prestito ed accedere al simulatore che vi consente di formulare stime in anticipo. In coda a questo articolo trovate il link per avere informazioni sui mutui ipotecari a tassi agevolati e sui piccoli prestiti personali.
La differenza principale rispetto ai piccoli prestiti, oltre che nell'importo e nelle durata del periodo di restituzione, consiste nell'esistenza di numerose casistiche che intitolano ad ottenere i prestiti pluriennali, mentre i piccoli prestiti possono essere richiesti a prescindere dalla motivazione.
Per ciascuna motivazione sussistono limiti, condizioni e documenti diversi da presentare per ottenere un prestito pluriennale.
Qui sotto riportiamo l'elenco delle causali per ottenere il prestito pluriennale. Pertanto verifica di rientrare in queste casistiche, prima di procedere e poi consulta l'allegato al Regolamento che ti spiegherà cosa fare per ciascun caso.
Alcune della causali possono coincidere con quelle previste per i mutui ipotecari riservati ai dipendenti pubblici, per cui conviene che tu faccia i dovuti confronti fra le due forme di finanziamento.
I tassi di interesse (TAEG) riservati ai dipendenti pubblici in servizio per i prestiti pluriennali sono particolarmente vantaggiosi e vanno dal 4,14% al 5,60%
La domanda può essere presentata esclusivamente on line, utilizzando le credenziali SPID.
Il servizio è erogato su appuntamento contattando le sedi provinciali o il numero verde gratuito 800.800.730
A chi è rivolto
Possono chiedere il piccolo prestito i dipendenti pubblici e i pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Crediti). Se vuoi accertarti di essere iscritto al Fondo Crediti chiedi al delegato CISL FP del tuo Ente o contattaci qui
Come funziona
Quanto spetta
La rata mensile non può superare un quinto dello stipendio o della pensione.
Sull’importo lordo del prestito gravano:
un tasso di interesse nominale annuo, consultabile nella allegata tabella;
un’aliquota per spese di amministrazione dello 0,5%;
un premio fondo rischi applicato per fasce di età alla scadenza e di durata del prestito, secondo la tabella allegata all’ultima pagina del regolamento prestiti.
L’importo delle spese di amministrazione e l’importo relativo all’aliquota prevista per il Fondo rischi vengono trattenuti all’atto dell’erogazione del prestito.
Le tabelle riepilogative dei TAN e dei TAEG è possibile consultarle tra gli allegati.
Relativamente all’applicazione del TAEG, si precisa che i tassi relativi hanno uno scopo puramente orientativo e possono variare in relazione alle condizioni specifiche del richiedente.
Il versamento del prestito avviene con accredito sul conto corrente postale o bancario indicato dal richiedente.
Decorrenza e durata
Il prestito può avere durata quinquennale, da restituire in 60 rate mensili, o decennale da restituire in 120 rate mensili. La prima rata di ammortamento viene trattenuta a partire dal secondo mese successivo a quello di erogazione della somma.
Se il debitore passa alle dipendenze di un’altra amministrazione pubblica, per la prosecuzione della ritenuta mensile l’ufficio che provvede alle ritenute comunicherà alla nuova amministrazione i dati del prestito, il conto delle ritenute eseguite e dei versamenti effettuati all’INPS. Dunque nessun timore qualora ti accinga a cambiare datore di lavoro pubblico.
In caso di cessazione dal servizio con diritto a pensione, prima che sia estinto il prestito l’efficacia dello stesso prosegue sul trattamento pensionistico con trattenuta non superiore al quinto, valutato al netto delle ritenute erariali. Se la trattenuta mensile è superiore al quinto della pensione, l'Istituto ricalcola il piano di ammortamento recuperando la quota eccedente sul TFR / TFS , applicando sino al momento della maturazione del diritto al pagamento del medesimo TFR / TFS interessi semplici, nella misura del tasso d'interesse applicato al prestito. Dunque nessun timore se stai per andare in pensione.
In caso di cessazione dal servizio senza diritto a pensione oppure con pensione differita, prima che sia estinto il prestito, il residuo debito del prestito in corso di ammortamento verrà recuperato dall'INPS sul TFR / TFS. Dunque rimborso automatico.
Qualora la cessazione dal servizio, anziché a una pensione o altro assegno continuativo equivalente, dia diritto a una somma una volta tanto, a titolo di indennità o di capitale assicurato a carico dell’amministrazione o di un istituto di previdenza o di assicurazione, tale somma è trattenuta fino alla concorrenza dell’intero residuo debito del piccolo prestito in corso.
Nel caso di incapienza delle predette indennità, il debito residuo deve essere versato direttamente dal debitore.
Il decesso del beneficiario del prestito estingue ogni obbligazione.
L’INPS non procede nei confronti degli eredi per il debito rimanente.
Termini di rinnovo e estinzione anticipata
In caso di richiesta di rinnovo del prestito con l'INPS, la nuova concessione estingue anticipatamente la precedente e la restituzione della quota del premio compensativo del rischio si effettua compensando il premio dovuto sulla nuova operazione.
Non è possibile rinnovare una cessione in atto prima del decorso di due anni dall’inizio di una cessione quinquennale o di quattro anni dall’inizio di una cessione decennale.
Prima che siano trascorsi due anni dall’inizio di un prestito quinquennale, è possibile richiedere un prestito decennale solo se l’interessato non ha mai fruito di altre cessioni decennali.
Nel caso di anticipata estinzione volontaria del prestito prima dei due anni previsti per il rinnovo dei prestiti quinquennali e dei quattro anni per i prestiti decennali, l’interessato potrà richiedere una nuova cessione dopo un anno dalla data di anticipata estinzione del prestito.
È consentita l’estinzione anticipata, in qualsiasi momento, con versamento del debito residuo. Al richiedente verrà rimborsata nel calcolo del residuo la quota del Fondo rischi, pari al periodo di abbreviazione della garanzia.
Il dipendente, con restituzione di una cessione quinquennale o decennale in corso, ha la facoltà di richiedere anche la concessione di un piccolo prestito.
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Domanda
Requisiti
I dipendenti in servizio devono:
vantare quattro anni di anzianità di servizio utile ai fini pensionistici e quattro anni di contribuzione alla Fondo Crediti;
essere provvisti di retribuzione fissa e continuativa;
essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure di un contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni.
Ai dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato non inferiore a tre anni, il piccolo prestito viene concesso solo per la durata degli anni mancanti alla scadenza del contratto di lavoro.
Come fare domanda
La domanda va presentata online seguendo quanto illustrato all’interno del Manuale utente per piccolo prestito utente iscritto e pensionato.
Gli iscritti in attività di servizio alla Gestione Unitaria devono dapprima accedere al Portale INPS e generare un codice di sicurezza da comunicare alla propria amministrazione per procedere con la richiesta di attivazione domanda.
La comunicazione del codice di sicurezza alla propria amministrazione deve avvenire secondo le modalità previste dalla propria Amministrazione di appartenenza e non tramite il Portale INPS. Quindi è bene avvisare per tempo l'Amministrazione dell'intento di chiedere il prestito, e chiedere come intendono ricevere il codice di sicurezza Successivamente all’attivazione della domanda da parte dall’amministrazione di appartenenza, l’iscritto potrà procedere al completamento ed all’invio della domanda.
Alla domanda è necessario allegare:
l’ultimo cedolino di stipendio;
certificato medico redatto sull'apposito modulo AC070 per uso cessione del quinto che attesti la sana costituzione fisica del richiedente del prestito, oppure che attesti che il richiedente sia affetto da patologia stabilizzata, in trattamento medico e/o chirurgico, non in fase terminale. Il certificato medico dovrà essere rilasciato da: medici di medicina generale, medici incaricati delle Aziende Sanitarie Locali, medici militari in attività di servizio, medici incaricati dall’amministrazione di appartenenza dell’iscritto oppure medici della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per l’ambito di competenza;
documentazione comprovante la richiesta di prestito sulla base dei termini e delle modalità indicate per ciascuna motivazione. Per visionare la descrizione, le condizioni e la documentazione da allegare per ciascuna motivazione, si rimanda all’allegato al Regolamento;
dichiarazione sostitutiva di atto notorio del richiedente che attesti la conformità e l’originalità dei documenti inviati in allegato alla domanda (sarà possibile rendere tale dichiarazione direttamente tramite la procedura di domanda senza dover allegare ulteriore documentazione);
copia di un documento di identità in corso di validità;
autocertificazione dello stato di famiglia.
In fase di presentazione della domanda attraverso il servizio dedicato, sarà necessario allegare la seguente documentazione:
ultimo cedolino di stipendio
dichiarazione sostitutiva di atto notorio del richiedente che attesti la conformità e l’originalità dei documenti inviati in allegato alla domanda (sarà possibile rendere tale dichiarazione direttamente tramite la procedura di domanda senza dover allegare ulteriore documentazione)
copia di un documento di identità in corso di validità.
Il termine per la definizione del provvedimento è di 30 giorni.
Documentazione
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Simulazione calcolo prestiti - Gestione dipendenti pubblici
L'INPS sul suo sito rende disponibile un servizio che permette di simulare online un piccolo prestito o un prestito pluriennale. È dedicato al cittadino iscritto alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali istituita presso l’Inps.
L’applicazione web mette a disposizione tre voci di menu con le quali l’utente può orientarsi nella scelta del prestito da richiedere, e consente di visualizzare per ciascuna tipologia di prestito e in relazione alla durata:
l'importo minimo e massimo ottenibile;
l’importo ottenibile impostando una rata ideale da pagare mensilmente;
un preciso importo da ottenere.
# piccoli prestiti dipendenti pubblici
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