Condizioni vantaggiose per prestiti fino a 48 mesi. Importo fino a 8 stipendi netti. Concessi in 30 giorni.

Bari - 04 maggio 2023
Per le esigenze familiari degli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (ossia per la maggior parte dei dipendenti pubblici), l’INPS concede piccoli prestiti a breve termine, nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto, da rimborsare con rate costanti trattenute su stipendio o pensione.
Qui vi spieghiamo di cosa si tratta, trovate i link a tutta la documentazione necessaria ad ottenere il mutuo ed al simulatore che vi consente di formulare stime in anticipo.
La domanda può essere presentata esclusivamente on line, utilizzando le credenziali SPID o rivolgendosi a un patronato.
A chi è rivolto
Possono chiedere il piccolo prestito i dipendenti pubblici e i pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito).
Puoi ottenere gratis lo SPID presso i CAF CISL

Il servizio è erogato su appuntamento contattando le sedi provinciali o il numero verde gratuito 800.800.730
Come funziona
Decorrenza e durata
La prima rata di ammortamento viene trattenuta a partire dal secondo mese successivo a quello di erogazione della somma.
Se il debitore passa alle dipendenze di un’altra amministrazione pubblica, per la prosecuzione della ritenuta mensile l’ufficio che provvede alle ritenute comunicherà alla nuova amministrazione i dati del prestito, il conto delle ritenute eseguite e dei versamenti effettuati all’INPS.
In caso di cessazione dal servizio con diritto a pensione, prima che sia estinto il prestito l’efficacia dello stesso prosegue sul trattamento pensionistico con trattenuta non superiore al quinto, valutato al netto delle ritenute erariali. Se la trattenuta mensile è superiore al quinto della pensione, l'Istituto ricalcola il piano di ammortamento recuperando la quota eccedente sul TFR / TFS , applicando sino al momento della maturazione del diritto al pagamento del medesimo TFR / TFS interessi semplici, nella misura del tasso d'interesse applicato al prestito.
In caso di cessazione dal servizio senza diritto a pensione oppure con pensione differita, prima che sia estinto il prestito, il residuo debito del prestito in corso di ammortamento verrà recuperato dall'INPS sul TFR / TFS.
Qualora la cessazione dal servizio, anziché a una pensione o altro assegno continuativo equivalente, dia diritto a una somma una volta tanto, a titolo di indennità o di capitale assicurato a carico dell’amministrazione o di un istituto di previdenza o di assicurazione, tale somma è trattenuta fino alla concorrenza dell’intero residuo debito del piccolo prestito in corso.
Nel caso di incapienza delle predette indennità, il debito residuo deve essere versato direttamente dal debitore.
Il decesso del beneficiario del prestito estingue ogni obbligazione.
L’INPS non procede nei confronti degli eredi per il debito rimanente.
Quanto spetta
Possono essere richiesti importi pari a una, due, tre o quattro mensilità nette di stipendio o di pensione, rimborsabili rispettivamente in:
12 rate (prestiti annuali);
24 rate (prestiti biennali);
36 rate (prestiti triennali);
48 rate (prestiti quadriennali).
I piccoli prestiti annuali, biennali, triennali e quadriennali si possono richiedere anche in doppia mensilità (due mensilità nette di stipendio o pensione per ogni anno di ammortamento, fino a otto mensilità da restituire in 48 mesi e solo se il richiedente è privo di altre trattenute in corso sullo stipendio.
Le rate dei prestiti, rimborsabili in 12, 24, 36 o 48 rate, sono costituite da una quota interessi e da una quota capitale.
Sull’importo lordo della prestazione gravano:
un tasso di interesse nominale annuo in relazione alla Gestione di appartenenza del richiedente, consultabile nella tabella pubblicata tra gli allegati (TAN GDP; TAEG IPOST; TAEG GDP);
un’aliquota per spese di amministrazione dello 0,5%;
un premio fondo rischi applicato per fasce di età alla scadenza e di durata del prestito, secondo la tabella allegata all’ultima pagina del regolamento prestiti.
L’importo delle spese di amministrazione e l’importo relativo all’aliquota prevista per il Fondo rischi vengono trattenuti all’atto dell’erogazione del prestito.
Tra gli allegati è possibile consultare le tabelle riepilogative dei TAN e dei TAEG distinti per singola gestione di appartenenza del richiedente.
Relativamente all’applicazione del TAEG, si precisa che i tassi relativi hanno uno scopo puramente orientativo e possono variare in relazione alle condizioni specifiche del richiedente.
Il pagamento della prestazione avviene con accredito sul conto corrente postale o bancario indicato dal richiedente.
Termini di rinnovo e estinzione anticipata
Il piccolo prestito può essere rinnovato in corso di ammortamento dopo aver versato almeno 5 rate mensili per anno di restituzione.
Il rinnovo di un piccolo prestito in corso di ammortamento con richiesta di altro piccolo prestito della medesima gestione, pertanto, può essere richiesto dopo aver versato:
5 mesi di pagamenti rateali per i prestiti annuali;
10 mesi di pagamenti rateali per i prestiti biennali;
15 mesi di pagamenti rateali per i prestiti triennali;
20 mesi di pagamenti rateali per i prestiti quadriennali.
In caso di rinnovo, l’INPS chiude il prestito in corso e recupera il residuo debito sull’importo della concessione del nuovo piccolo prestito.
Nel caso di anticipata estinzione volontaria un nuovo piccolo prestito può essere richiesto solo dopo il decorso dei tempi per il rinnovo, calcolati a partire dalla data di decorrenza del prestito estinto anticipatamente.
È consentita l’estinzione anticipata, in qualsiasi momento, con versamento del debito residuo, compilando ed inoltrando l’apposito modulo per via telematica accedendo all’area riservata. Al richiedente verrà rimborsata nel calcolo del residuo la quota del Fondo rischi, pari al periodo di abbreviazione della garanzia.
Domanda
Requisiti
I dipendenti in servizio presso amministrazioni statali o enti locali, obbligatoriamente iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito) devono:
vantare almeno un anno di servizio continuativo utile a pensione;
essere provvisti di retribuzione fissa e continuativa per l’intera durata del contratto;
essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure di un contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni che permetta la concessione del prestito con durata estinguibile nell’arco di vigenza del contratto di lavoro.
Ai dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato non inferiore a tre anni, il piccolo prestito viene concesso solo per la durata degli anni mancanti alla scadenza del contratto di lavoro.
Come fare domanda
La domanda va presentata online seguendo quanto illustrato all’interno del Manuale utente per piccolo prestito utente iscritto e pensionato.
Gli iscritti in attività di servizio alla Gestione Unitaria devono dapprima accedere al Portale INPS e generare un codice di sicurezza da comunicare alla propria amministrazione per procedere con la richiesta di attivazione domanda.
La comunicazione del codice di sicurezza alla propria amministrazione deve avvenire secondo le modalità previste dalla propria Amministrazione di appartenenza e non tramite il Portale INPS. Successivamente all’attivazione della domanda da parte dall’amministrazione di appartenenza, l’iscritto potrà procedere al completamento ed all’invio della domanda.
In fase di presentazione della domanda attraverso il servizio dedicato, sarà necessario allegare la seguente documentazione:
ultimo cedolino di stipendio
dichiarazione sostitutiva di atto notorio del richiedente che attesti la conformità e l’originalità dei documenti inviati in allegato alla domanda (sarà possibile rendere tale dichiarazione direttamente tramite la procedura di domanda senza dover allegare ulteriore documentazione)
copia di un documento di identità in corso di validità.
Il termine per la definizione del provvedimento è stato fissato in 30 giorni dal Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi adottato dall’INPS ai sensi dell’art. 2 della legge n. 241/1990.
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Documenti
Manuale domanda piccolo prestito utente - Iscritto e Pensionato
Circolare INPS 27 maggio 2020, n. 62
Determinazione presidenziale 13 febbraio 2019, n. 8
Simulazione calcolo prestiti - Gestione dipendenti pubblici
L'INPS sul suo sito rende disponibile un servizio che permette di simulare online un piccolo prestito o un prestito pluriennale. È dedicato al cittadino iscritto alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali istituita presso l’Inps.
L’applicazione web mette a disposizione tre voci di menu con le quali l’utente può orientarsi nella scelta del prestito da richiedere, e consente di visualizzare per ciascuna tipologia di prestito e in relazione alla durata:
l'importo minimo e massimo ottenibile;
l’importo ottenibile impostando una rata ideale da pagare mensilmente;
un preciso importo da ottenere.
Clicca qui per accedere al simulatore.