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Nidi e scuole del Comune di Bari in protesta: a rischio il futuro dell'infanzia.

Azzerato il piano assunzionale e bloccate le carriere per educatori e insegnanti. # nidi # scuole


Immagine di bambini all'asilo

Bari - 14 settembre 2025.

Critica e tesa la situazione tra gli operatori di asili e nidi comunali. A dispetto della qualità delle scuole e dei nidi del Comune di Bari, a dispetto dei tanti investimenti fatti in questi anni, a dispetto del programma di aprire 10 ulteriori nidi di nuova costruzione, l'Amministrazione Comunale ha deciso di negare al personale docente ed educativo ogni possibilità di crescita professionale, e ha azzerato il piano assunzionale per il triennio 2025-27 per questi profili. Non è prevista neanche la sostituzione del personale andato in pensione o che ha preferito abbandonare il Comune di Bari.

Sono alle viste iniziative di mobilitazione, a partire dalla proclamazione dello Stato di Agitazione.

E' per questo che insegnanti e educatori hanno diffuso una lettera aperta alla cittadinanza e ai genitori delle bambine e dei bambini che frequentano le strutture comunali. Una lettera aperta che è il riassunto delle posizioni emerse durante una partecipata assemblea sindacale convocata da CISL FP, UIL FPL e CSA.

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Qui sotto riportiamo la lettera aperta, nella sua integralità.

L’educazione non si tocca
Nidi e scuole dell’infanzia comunali: a rischio il loro futuro!

Care famiglie, care cittadine, cari cittadini,

vi scriviamo con profonda preoccupazione per il destino dei nostri nidi e delle scuole dell’infanzia comunali. Non si tratta solo di posti di lavoro, ma del cuore pulsante della comunità e del futuro dei nostri bambini.

Negli anni scorsi Bari aveva saputo investire nell’infanzia, costruendo nuove strutture, assumendo personale preparato e offrendo così alle famiglie un servizio educativo di qualità.

Oggi, però, questa stagione virtuosa rischia di spegnersi.

Il Comune di Bari ha infatti deciso di non assumere per tre anni educatori ed insegnanti. Non solo: ha escluso proprio la famiglia professionale educativa – e soltanto quella – da qualsiasi percorso di carriera e di riqualificazione.

Mentre altri lavoratori comunali hanno la possibilità di crescere e migliorare, chi educa i vostri figli no. È una scelta che ferisce la dignità di chi lavora ogni giorno con dedizione e responsabilità, e che penalizza direttamente i bambini, privati di personale motivato, formato e riconosciuto.

Chi immagina nidi e scuole con un direttore o figure di coordinamento deve sapere che così non è: non esistono posizioni dirigenziali, ma soltanto colleghi funzionari che si assumono grandi responsabilità senza ricevere nemmeno il riconoscimento delle posizioni di elevata qualificazione.

Il personale ausiliario, di segreteria, i cuochi, è spesso costretto a dividersi tra più strutture, spostandosi a proprie spese e arrivando persino a trasportare materiali essenziali, come la carta igienica, con i propri mezzi personali.

È questo il valore che vogliamo dare all’educazione dei nostri bambini?

Non possiamo rimanere in silenzio.
Non possiamo accettare che il lavoro educativo venga considerato di serie B.
Non possiamo rassegnarci a un futuro in cui il servizio pubblico venga impoverito fino a perdere la sua qualità.

Per questo ci impegniamo a difendere i nidi e le scuole dell’infanzia comunali, chiedendo:

• nuove assunzioni

• valorizzazione del personale

• pari dignità

• percorsi di crescita professionale.

Perché non può esserci qualità senza il riconoscimento del lavoro di chi, ogni giorno, dedica energia, professionalità e cuore ai bambini di Bari.

Care famiglie, questa è una battaglia che riguarda tutti: l’educazione è un bene comune, il più prezioso che possediamo.

Abbiamo scelto di non adottare iniziative di protesta né scioperare nel giorno di avvio dell’anno scolastico, per non penalizzare bambini e famiglie.

Ma se non ci sarà un’inversione di tendenza, saremo costretti ad avviare iniziative di lotta, e la responsabilità dei disagi non potrà essere addebitata a noi, ma alla politica, al Sindaco, alla Giunta e al Direttore Generale, che hanno compiuto scelte che riteniamo ingiuste e sbagliate.

Con rispetto e determinazione,

il personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali di Bari



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