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Comune di Bari. Un pessimo Contratto Decentrato Integrativo

CISL non firma il Contratto Decentrato 2023-2025: <<non si prendono in giro i lavoratori>>. # Comune di Bari


Comune di Bari

Comune di Bari - 13 febbraio 2024.


La CISL FP non ha sottoscritto il Contratto Decentrato Integrativo 2023-25 del Comune di Bari. Il Segretario Aziendale, Francesco Di Ridolfo, ha così commentato: <<I risultati raggiunti nella contrattazione sono insoddisfacenti sia per quanto riguarda la definizione del nuovo CCDI sia per la definizione del Fondo Risorse Decentrate per l’anno 2023. Ci siamo ritrovati con una parte pubblica che ha rinunciato a discutere di qualsiasi innovazione. Ed anzi anche laddove avevamo trovato punti di incontro sulle innovazioni, ha poi ritirato le disponibilità manifestate>>.


<<E dunque oggi ci ritroviamo ancora una volta con indennità incoerenti con il CCNL, - continua Di Ridolfo - solo perché non si è trovato di meglio da fare che riproporre parola per parola il vecchio accordo, che tutela profili professionali che nemmeno esistono più nel Comune di Bari.>>


Gli fa eco Giuseppe Lomonte, Coordinatore CISL per la Polizia Locale di Bari: <<Emblematica la vicenda della Indennità di Servizio Esterno per la Polizia Locale. Dopo aver fallito le stime per l’anno 2022 per circa 100.000 Euro, bruciando soldi che invece avrebbero potuto essere destinati ai lavoratori stessi, per il 2023 l'Amministrazione ci dice di “fidarci” ma attesta che la previsione di spesa viene formulata “a vista”: mettiamo gli stessi soldi dell’anno scorso e speriamo che vada bene.>>


L'amministrazione ha sbagliato le stime per il 2022 e chiede di fidarsi per il 2023

<<Il compito di una Organizzazione Sindacale è di migliorare la condizione dei lavoratori, - conclude Di Ridolfo, prima di snocciolare gli aspetti negativi del Contratto - non quello di condurre battaglie di retroguardia per poi sottoscrivere esattamente la volontà del datore dei lavoro. Questo contratto non rappresenta né la nostra posizione né una mediazione ragionevole: molto di più si poteva e si doveva fare. E’ avvenuto in Comuni più difficili, perché mai non avremmo potuto farlo a Bari? >>



Ecco il contenuto del volantino che in queste ore sta girando fra le lavoratrici ed i lavoratori del Comune di Bari:


Indennità di Specifiche Responsabilità: ancora per i soli Funzionari e ancora miserevoli.

Riconosciute solo ai Funzionari (cat. D). Ignorate le nuove professioni quali gli addetti al rilascio di identità digitali (SPID) e firme digitali. Il nuovo CCNL riconosce fino a 4.000 Euro ma al (solo) Comune di Bari, continuano a essere di 550 Euro (e di 1.050 per pochissimi fortunati), con criteri penalizzanti: un po’ per ciascuno con buona pace di chi le responsabilità le assume davvero che prende gli stessi importi degli altri.

Indennità di disagio e di rischio: tutto come prima (ossia male).

Soldi per personale che nemmeno è più in servizio e non si riconosce che a parità di condizione deve essere conferita la stessa indennità. Nè vengono riconosciuti i nuovi disagi e i nuovi rischi: sei un cuoco o un dipendente dei demografici che di giorno in giorno viene spostato a spese sue? - peggio per te. Lavori allo sportello e ti capita di avere a che fare utenti esagitati e violenti? - peggio per te.

Questo Contratto non è una mediazione ragionevole

Elevate Qualificazioni: la montagna che partorisce il topolino.

Le richieste erano chiare e ragionevoli: lavoro agile, gestione ragionevole degli orari, implementazione della retribuzione. La parte pubblica è riuscita non solo a ignorare tutte le richieste dei propri più stretti e selezionati collaboratori, ma anche a fare marcia indietro sulle proprie risicate proposte. Avevano proposto di liberare le EQ dagli obblighi di copresenza, e alla fine è diventata solo una flessibilità in entrata fino alle 10,30.

Flessibilità oraria: questa sconosciuta.

Il CCNL prevede la flessibilità in uscita (uscita anticipata rispetto alle 14,00, da recuperare entro il mese successivo) da usarsi anche nello stesso giorno della flessibilità in entrata. Avevamo trovato l’intesa su questo e sul raddoppio delle flessibilità per i genitori con figli in asili e scuole primarie, per coloro che fruiscano di 104, per le donne in attesa, per le neo mamme e i neo papà. Ma la parte datoriale ha ritirato tutto.

Buoni pasto: la bugia sulle 2 ore.

Abbiamo visto volantini di altri Sindacati che si vantano di aver “risolto il problema delle due ore massime” per la pausa pranzo. Non è vero. Il nuovo decentrato ribadisce che il massimo è di 2 ore nella fascia 14-16. Un accordo peggiorativo anche rispetto al CCNL, che ha abolito il limite delle 2 ore.

 
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Progressioni Economiche Orizzontali: meno del solito e con storture fra i Funzionari.

Per il 2023 si scende per la prima volta sotto il 50% di progressioni fra gli aventi diritto. Passare dal 50% al 45%, vuol dire 48 colleghi che non potranno fare le progressioni. - E che dire del punteggio aggiuntivo conferito ai titolari di PO? 1,5 punti che fanno la differenza in una graduatoria in cui bastano pochi centesimi per veder svanire una progressione. E questo non potrà che produrre conflitti fra i titolari di PO e gli altri funzionari. Eppure erano altre le attese delle EQ, non certo quella di avere conflitti con i propri colleghi: una polpetta avvelenata che nuocerà in primis agli incaricati di EQ

Premi di performance: 500.000 Euro in meno per il 2023.

A tanto ammonta la diminuzione della parte destinata alla performance. Se si tiene conto anche dell’aumento di personale, parliamo di 300 euro in meno a testa.

I 270.000 Euro che non si trovano.

Eppure la norma è chiara: ciò che avanza sul Fondo stabile va portato sull’anno successivo. Invece 220.000 Euro avanzati nel 2022 sono svaniti. E altri 50.000 svaniscono nel ricalcolo di voci del 2017 (!) con buona pace dei revisori che in tutti questi anni avevano sempre certificato tutto.

Scegli il sindacato che non si assoggetta.

Scegli il sindacato che non ha bisogno di essere compiacente.



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