CISL FP ha rilevato numerosi errori e ha chiesto di riformulare il Fondo 2023 di Noicattaro, aumentandone la consistenza
13 Giugno 2023 - Comune di Noicattaro.
I conti non tornano. Con gli aumenti stabiliti dal nuovo Contratto Nazionale, il Fondo Risorse Decentrate avrebbe dovuto incrementarsi, e invece l'amministrazione ha operato una costituzione in diminuzione. Con una Determina Dirigenziale peraltro carente nella parte istruttoria, in cui non si rinvengono neanche gli importi degli anni precedenti.
L'importo ballerino dedicato alle PO
Secondo il Contratto Nazionale la voce di base da cui partire per costituire il Fondo è costituito da tutte le risorse decentrate stabili relative all’anno 2017, al netto di quelle che gli enti hanno destinato, nel medesimo anno 2017, alle posizioni organizzative. Dunque dal 2018 in poi detto importo deve essere fisso e ripetersi di anno in anno (lo dice lo stesso Contratto Nazionale). E invece leggendo i provvedimenti di questi ultimi anni, si scopre che nel 2020 e nel 2022 gli importi sono stati diversi (per via di evidenti anomalie sul calcolo delle risorse per le PO) e per il 2023 è stato appostato un valore ancora diverso senza alcuna spiegazione.
Scomparso lo 0,20% del monte salari 2001
Un altro importo che deve ripetersi di anno in anno è quello di quasi 6.000 euro, pari allo 0,2% del monte salari 2001. Questo importo è presente nel fondo degli anni scorsi, ma è scomparso nel 2023.
L'errore sulle moltiplicazioni
Con il nuovo CCNL il fondo deve essere incrementato di un importo pari 84,50 euro per ciascun dipendente in servizio al 31/12/2018. Ma, nonostante l'ARAN abbia chiarito che detto importo non va riproporzionato né per i part time né per i tempi determinati, ciò che l'amministrazione ha messo nel fondo non è un multiplo di 84,50. Quando la matematica diventa un'opinione
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Mancano i soldi per i nuovi dipendenti
Il Contratto Nazionale stabilisce che in caso di aumento del fabbisogno del personale, bisogna appostare ulteriori importi per coprire i maggiori oneri. Ma, misteriosamente, nel Fondo del 2023 l'amministrazione ha messo un importo inferiore a quello del 2022, nonostante un Piano che prevede esplicitamente nuove assunzioni.
Spariti i soldi derivanti dal taglio delle PO
I risparmi derivanti dal taglio del Fondo delle PO erano nel 2022 pari a quasi 7.220 euro. Misteriosamente questo importo non è stato riportato nel Fondo 2023.
Gli assegni 2022 di anzianità dei pensionati scomparsi nel nulla
Gli assegni di anzianità (RIA - Retribuzione individuale di anzianità) di chi va in pensione devono confluire nella parte variabile del fondo dell'anno successivo, anche per le quote non riscosse in corso d'anno. Ad esempio se un dipendente che beneficia di una RIA va in pensione al 30 aprile, le quote di RIA riferite al periodo maggio - dicembre devono confluire nel Fondo dell'anno successivo. Ebbene, nonostante ci siano stati pensionamenti nel corso del 2022, l'amministrazione non ha versato un solo euro nel fondo 2023.
Tracollo degli importi dovuti per disposizione di legge
Il Contratto stabilisce che gli importi dovuti ai dipendenti per specifiche disposizione di legge devono transitare dal Fondo. Ma, mentre per il 2022 l'importo era di quasi 50.000 euro, per il 2023 l'amministrazione ha pensato bene di ridurlo a 10.000
Come è stato calcolato il limite del Fondo?
Per norma il Fondo non può superare un certo limite, per cui se ne effettua la decurtazione ogni anno. Solo che detto limite va aumentato, con evidenti benefici per i lavoratori, in caso di incremento del personale. Questa ricalcolo non è in alcun modo esplicitato nelle Determina Dirigenziale.
Tutte queste anomalie sono state dettagliatamente descritte in una lettera del 5 giugno all'Amministrazione, con la quale la CISL FP ha formalmente richiesto delucidazioni e di riformulare la costituzione del Fondo.
Vi terremo informati.