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25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne

A Bari saranno illuminate di rosso la Fontana di Piazza Moro e la Torre del Palazzo della Provincia



Bari, 24 Novembre 2022


Domani, 25 Novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, accogliendo la richiesta del Coordinamento donne CISL FP Bari Bat, la fontana monumentale di Piazzale Aldo Moro nei pressi della stazione centrale di Bari e la Torre della Città Metropolitana sul Lungomare verranno illuminate di ROSSO.


Così la Città di Bari potrà visibilmente esprimere solidarietà alle donne vittime di violenza.


La violenza sulle donne, qualunque essa sia, ha radici profonde e purtroppo è presente in tutto il pianeta e in qualsiasi cultura

dichiara M. Rosaria Pastorelli Coordinatrice Territoriale Donne della Cisl FP Bari-Bat.


“Le motivazione sono tante", continua M. Rosaria Pastorelli, "e non esistono giustificazioni! Ma solo se la collettività, nel suo insieme, affronterà alla radice il problema, il fenomeno potrà essere ridimensionato e superato”.


Il numero antiviolenza 1522 promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attivo 24 ore su 24, che riteniamo un validissimo aiuto e di cui auspichiamo massima promozione e diffusione, accoglie le richieste di aiuto e sostegno delle donne vittime di violenza e stalking.

 
 

A parere del Coordinamento Donne della Cisl Funzione Pubblica barese, il femminicidio è la punta di un iceberg e il tragico esito arriva dopo anni di violenza fisica e psicologica subita prevalentemente all’interno delle mura domestiche. Ma non è solo l’ambiente domestico il teatro di queste nefandezze. Secondo l’Istat, nel primo trimestre 2022 oltre il 61,4% delle vittime dichiara che le violenze vengono subite da anni, dato in aumento sia rispetto al trimestre precedente (56,7%) sia al rispettivo trimestre del 2021 (53,7%).


Anche in ambito lavorativo si riscontrano molto spesso tali problemi. La donna viene sovente concepita con immagini stereotipate e riduttive, e spesso dal sessismo si passa a una veemenza verbale che concretizza vere e proprie molestie pur in assenza di aggressioni fisiche. Anche in questi casi, le donne sono sottomesse e inermi, per la maggior parte delle volte faticano tanto a ribellarsi ed anche a superare la paura. Questi fenomeni vanno contrastati e debellati.


Per spezzare questa orrenda catena, il Coordinamento Donne ritiene necessario intervenire anche a livello scolastico. Fin dalla scuola primaria.

Educare i bambini che saranno gli adulti di domani al rispetto reciproco e alla prossimità. Insegnare il valore della verità e combattere l’omertà, affinché chiunque possa soccorrere le donne. Il rispetto e il rifiuto di qualsiasi forma di abuso e di discriminazione non sono innati, ma si possono acquisire soltanto al termine di un processo educativo.


La sensibilizzazione dovrebbe avvenire già nella tenera età, sia nell’ambiente domestico che in quello scolastico, per sottolineare l’importanza dell’educazione al rispetto del prossimo e al rifiuto a qualsiasi forma di abuso e di discriminazione: i bambini di oggi saranno gli uomini e le donne del domani.




La poetessa Alda Merini, vittima e spettatrice di violenze, sottomissioni, soprusi cui ha trovato comunque la forza di reagire, afferma: ”siamo state amate e odiate.. adorate e rinnegate.. baciate e uccise.. solo perché donne".


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