Al via mobilitazione su informatizzazione e modernizzazione dell'Ente
Roma, 16 maggio 2023
Si è tenuto oggi, 16 maggio 2023, alle ore 11, presso il Ministero della Giustizia (Piazza Cairoli), il presidio degli ufficiali giudiziari per protestare contro i gravi ritardi nell’applicazione della riforma prevista dall’art. 492 bis, varata nel 2014 e rinnovata con la legge Cartabia.
La riforma consentirebbe un efficace recupero dei crediti, attraverso la ricerca telematica dei beni da pignorare (telematizzazione delle indagini patrimoniali). Oggi questa attività viene svolta da agenzie private, con sensibili costi per la parte creditrice ed esponendo la parte debitrice ad accessi senza garanzie a dati sensibili personali. Gli ufficiali giudiziari espleterebbero tale servizio di indagine gratuitamente e con tutte le garanzie di riservatezza connesse al loro ruolo di pubblici ufficiali dagli stessi rivestito.
Informatizzazione dei servizi ed attuazione del piano assunzionale (PIAO) sono elementi fondamentali per dare corso alla riforma Cartabia e per modernizzare la Giustizia. Ulteriori ritardi del Ministero non sono accettabili né per i lavoratori, né per la cittadinanza, perché significherebbe perdere i fondi previsti per il nostro paese per il PNRR. La lotta degli ufficiali giudiziari, intrapresa a tutela della professionalità, si muove in realtà soprattutto nell’interesse dei cittadini tutti, che hanno pieno diritto a una Giustizia rapida ed efficiente.
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