La presa di posizione unitaria di CGIL, CISL e UIL
Roma, 16 settembre 2022
Nonostante le attese di queste settimane, non è ancora arrivato il via libera, da parte del MEF, per la sottoscrizione definitiva del nuovo CCNL Sanità Pubblica. Un ritardo ingiustificato e incomprensibile che sta danneggiando le lavoratrici, i lavoratori e i professionisti di un intero comparto. La pre-intesa è stata sottoscritta presso l’Aran il 15 giugno scorso, inviata al MEF entro i dieci giorni previsti. Pertanto, a termini di legge, il Mef, avrebbe dovuto richiedere eventuali chiarimenti entro gli ulteriori venti giorni, consentendo al Consiglio dei Ministri di autorizzare la trasmissione del testo alla Corte dei Conti per la verifica finale e procedere alla sottoscrizione definitiva del contratto. Seguendo questo iter le firme definitive sarebbero potute giungere già a fine luglio..
Se è incomprensibile da un punto di vista tecnico un ritardo di oltre sessanta giorni, questa fase di stallo è grave e ingiustificabile se pensiamo alla situazione di difficoltà che stanno vivendo, in queste settimane, milioni di famiglie italiane a causa dell’inflazione e del caro bollette. Alle donne e agli uomini della sanità pubblica italiana è stato chiesto, in questi anni, di rispondere ad un’emergenza sanitaria senza precedenti, è ora di riconoscere loro salario, diritti, tutele e indennità che abbiamo conquistato, nero su bianco, nel contratto firmato con le controparti lo scorso giugno.
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